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Torta alle carote

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Dopo una settimana di lavoro e di incontri ravvicinati con parenti vicini e lontani (chi tornava dalla Spagna per seguire i cugini in Thailandia dove si celebra un matrimonio da film, chi da mesi segue il suo candidato alle primarie PD e si può incontrare solo su Facebook, chi vive temporaneamente a Bath e viene a Roma per festeggiare l’ottavo compleanno e riabbracciare gli amati Gormiti) sono riuscita a tornare in cucina.

La torta alle carote aiuta a dimenticare che fuori è quasi inverno e che devo ancora scegliere un frigo, un forno ed una lavatrice (puff! pant!).

Ingredienti:

  • 200 gr. di carote
  • 200 gr. di farina
  • 100 gr. di zucchero
  • 2 uova
  • 50 gr. di mandorle tritate
  • 50 gr. di olio
  • mezzo baccello di vaniglia
  • 100 gr. di latte
  • una bustina di lievito

Accendi il forno a 180 gradi. In una ciotola capiente versa lo zucchero ed i semini di vaniglia, estratti dal baccello con la punta di un coltello affilato. Unisci le uova e lavorale con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso.

Aggiungi le carote grattugiate finemente, le mandorle tritate e l’olio. Versa sull’impasto la farina setacciata, poca alla volta e girando con cura per evitare che si formino grumi.

Unisci al composto il lievito stemperato nel latte, gira velocemente il tutto e versa l’impasto in uno stampo rivestito di carta da forno.

Torta alle caroteFai cuocere la tua torta per circa 40 minuti, scaduti i quali potrai procedere alla prova stecchino. Quando il dolce è pronto lascialo intiepidire prima di spolverizzarlo di zucchero a velo.

Questa torta ama la compagnia del latte e del tè.

3 risposte su “Torta alle carote”

Ciao Cecio, in Norvegia mi hanno fatto assaggiare una variante gustosa ma pesante. Si tratta di mettere uno strato cremoso di philadelfia e zucchero sopra la torta.giusto con i freddi norvegesi si può mangiare una cosa del genere.
Sicuri che l’olio sia meglio del burro?

Per il forno ti allerto su una cosa, occhio che abbia il programma con il calore che viene solo da sotto, sono in pochi quelli che lo hanno.
Per quanto riguarda le lavatrici ti dico che le trovi da tutti i prezzi, per me è importante avere i comandi separati, temperatura, programma e giri centrifuga (almeno 100).
Il frigo, anche qui c’è una gran vastità di scelta, io sono orientato sui Bompani, colorati e un pò retrò come gli Smeg ma a un prezzo decisamente inferiore…

Ciao Gianluca,
il philadelfia (come molti altri prodotti industriali) non entra più nel mio frigorifero da molto tempo. Determinante è stata la lettura di “Il dilemma dell’onnivoro” e di “In difesa del cibo”, scritti dal giornalista Michael Pollan.

Sul burro si potrebbe intavolare una interessante conversazione, io preferisco l’olio (che sia extravergine di oliva, e buono) ma sono per la libertà di parola e di espressione, quindi ti invito a fare la prova con il burro ed a raccontarmi il risultato…

Per il forno concordo pienamente con te, è una difficile impresa trovarne con la funzione calore statico dal basso (che poi è la migliore per cuocere le torte), ne ho adocchiato uno della Smeg che potrebbe rivelarsi la scelta definitiva.
Sulla lavartice e sul frigo il dibattito è aperto, ora vado a vedere la Bompani, non l’avevo mai sentita…
Grazie per i consigli, a presto dal cecio

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